Castiglione del Lago

porto turistico

43.12229N 12.04889E / Vedi nella mappa

Reperibilità 24h tel........................

Porto di Castiglione del Lago
Via Brigata Garibaldi

06061 Castiglione del lago PG

Specifiche

Caratteristiche

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Banchina
ok_30
AUTORIZZATO
ancora
Ancora
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Non AUTORIZZATA
boe
Boe d'ormeggio
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non disponibili
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Cime a terra
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disponibili

Tipo Fondale

ScrittaMelma
PROTEZIONE CONTRO IL VENTO e LE ONDE
Castiglione del Lago, IT
11°
Rain Shower
06:2718:15 CET
Feels like: 10°C
Wind: 8km/h SSE
Humidity: 88%
Pressure: 996.95mbar
UV index: 0
22h23h0h1h2h
11°C
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11°C
ThuFriSatSunMon
15°C / 11°C
16°C / 11°C
16°C / 7°C
13°C / 5°C
14°C / 5°C

Servizi e stutture disponibili

Orario di apertura

Periodo: tutto l’anno

Lunedì

Martedì

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Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica

Storia e informazioni

Castiglione del Lago è un comune italiano di 15 441 abitanti[1] della provincia di Perugia in Umbria. Sorge su un promontorio situato sulla riva occidentale del lago Trasimeno.
Si estende nella parte occidentale dell’Umbria, confinando con la provincia di Siena e quella di Arezzo. Il suo territorio comprende gran parte del lago Trasimeno e l’isola Polvese. Castiglione del Lago sorge su di uno sperone calcareo che in origine era la quarta isola del lago, ma in seguito all’abbassamento del livello delle acque e al crearsi di una pianura di tipo alluvionale assunse infine l’attuale configurazione. Questa fertile zona pianeggiante, corrispondente all’antico invaso lacustre, è delimitata ad ovest da una serie di rilievi collinari che segnano il confine fisico con la Toscana. L’aspetto moderno del paese si è sviluppato nella fascia pianeggiante ad occidente dal centro storico medievale.

La cittadina deve il suo nome al simbolo che svetta nello stemma della famiglia che anticamente vi dominava; il nome Castiglione, infatti, deriva dal latino Castellum Leonis (castello del leone), volgarizzato poi in Castellioni.

Castiglione del Lago si trova lungo quella che un tempo era un’importante via di comunicazione, stretta tra Orvieto al sud, Chiusi ad ovest ed Arezzo al nord. La sua posizione in una zona così contesa, prima tra gli Etruschi ed i Romani, in seguito tra le cittadine toscane e Perugia, causò in numerose occasioni la distruzione delle fortificazioni originali, ricostruite a più riprese. Fondata dai romani col nome di Novum Clusium (Nuova Chiusi), sorge su di un colle che in epoca antica costituiva la quarta isola del lago Trasimeno (le tre isole ancora esistenti sono la Maggiore, la Minore e la Polvese) prima che la striscia d’acqua che la separava dalla terraferma fosse riempita. Nella struttura urbanistica del borgo antico è facilmente riscontrabile, nelle tre strade parallele che tagliano longitudinalmente il paese (decumani), l’origine romana.

Solo durante il regno di Federico II (agli inizi del XIII secolo), Castiglione visse un periodo di relativa stabilità.

Più tardi il paese cadde sotto il controllo di Perugia, divenendo feudo della potente famiglia dei Baglioni. Nel 1550, papa Giulio III concesse il feudo a sua sorella Giacoma Ciocchi del Monte. Il 19 novembre 1563, il figlio di lei, Ascanio della Corgna, divenne marchese di Castiglione e del Chiugi per volere di Pio IV, insieme al fratello cardinale Fulvio. Nel 1617 Paolo IV concesse il titolo ducale a Fulvio II. Ad Ascanio I succedettero Diomede, Ascanio II e Fulvio II, al servizio dei quali operarono il poeta burlesco Cesare Caporali e il severo segretario di corte, nonché scrittore politico, Scipione Tolomei. Il duca Fulvio II morì nel 1647 senza lasciare eredi e così il feudo tornò sotto il dominio dello Stato della Chiesa.

Il marchesato aveva una superficie di ca. 200 km² e importanza come “zona cuscinetto” tra granducato di Toscana e territori pontifici. Era un feudo pontificio con potere di imperio e diritto di battere moneta. Ascanio della Corgna emanò nel febbraio 1571 gli statuti, completati poi dal cardinale Fulvio e dal nipote Diomede: costituivano un’ampia raccolta di norme giuridiche civili e penali per disciplinare quanto avveniva nello staterello. Il marchesato era anche rinomato per fatti culturali ed artistici: nel palazzo castiglionese il marchese organizzava riunioni dell’Accademia degli Insensati, con la partecipazione di insigni letterati, nobili ed artisti; il Pomarancio ed altri pittori affrescarono la prestigiosa residenza, progettata dal Vignola e da Galeazzo Alessi.

Seconda guerra mondiale
Prima dell’inizio del conflitto vi era la scuola di volo per piloti da caccia della Regia Aeronautica. Il comune di Castiglione del Lago durante la seconda guerra mondiale venne attraversato dalla linea Albert, anche conosciuta come “linea del Trasimeno”: fu una linea difensiva creata dall’esercito tedesco durante la ritirata dalla campagna d’Italia nel 1944.

  • Palazzo della Corgna o ducale: l’unica piccola “reggia” esistente in Umbria, con bellissime sale affrescate dal Pomarancio e Salvio Savini, tra cui la Sala Maggiore e la Sala del Trono (soggetti mitologici, gesta di Ascanio della Corgna, fatti eseguire dal marchese Diomede); nel piano terra (veniva usato dai della Corgna come sede di un “cenacolo intellettuale”) finissimi affreschi con le storie del mondo alla rovescia e Diana e Callisto, attribuiti a Salvio Savini; dell’arredamento originale corgnesco rimangono solo 24 sedie.
  • Rocca del Leone: caratteristica per la torre triangolare, che Federico II di Svevia fece rivisitare da frate Elia da Cortona e a cui il marchese Ascanio I le diede una fisionomia definitiva; è collegata al palazzo ducale da un suggestivo camminamento con feritoie sul Trasimeno; il borgo è ancora cinto dalle mura con tre porte (perugina, fiorentina, senese); l’impianto urbanistico, basato sul numero tre, fu ideato da Galeazzo Alessi su studi del Vignola e indicazioni di Ascanio della Corgna.
    Chiesa di Santa Maria Maddalena, di impianto primo Ottocento, su un edificio preesistente, conserva la Madonna in trono, di Eusebio da San Giorgio, allievo del Perugino.
  • Chiesa di San Domenico: fatta erigere nel 1638 dal duca Fulvio II, come ringraziamento per la guarigione della moglie Eleonora de Mendoza (da una gangrena a un braccio si può vedere l’ex voto. Una riproduzione del braccio è visitabile nel museo di San Domenico, accanto alla chiesa); il pregevole interno è corredato da un soffitto ligneo a cassettoni (con stemma Bourbon di Sorbello); nell’adiacente cappella del Salvatore si trovano le tombe del poeta Cesare Caporali e del duca Fulvio II, e interessanti statue di legno, da questi donate, raffiguranti Gesù flagellato e il Santo di Guzman.
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Casamaggiore: fatta edificare dal duca Fulvio II nel primo Seicento, conserva alcune tele secentesche da lui offerte (in una di queste, ai piedi del Cristo risorto, si può notare, a destra, un personaggio che presumibilmente riproduce le sembianze del committente della Corgna).
    Santuario della Madonna della Carraia.